Bambini serbi del Kosovo e Metohija al popolo italiano

Messaggi e saluti al popolo italiano da parte dei bambini serbi del Kosovo e Metohija (Serbia)
Nei mesi in cui il coronavirus sta seminando terrore in tutto il mondo, mietendo vittime di ogni età, i serbi in Kosovo e Metohija temono per le proprie vite, per le vite dei connazionali, ma anche per le vite degli amici in tutto il mondo.
Come conseguenze della guerra e degli attacchi contro i serbi in Kosovo e Metohija durante il 1998 e il 1999 sono presenti l’insicurezza, la povertà e in alcune famiglie anche la fame.
Ci è voluto molto tempo affinché i cittadini nei paesi membri della NATO che hanno bombardato la Serbia, capissero che i serbi in realtà non sono fatti così come venivano rappresentati dai loro nemici. In alcuni di questi paesi sono si sono presentati cittadini singoli e organizzazioni umanitarie che sin dall’inizio hanno aiutato il popolo serbo e tutt’ora continuano a farlo. Uno di questi paesi è l’Italia, dove oltre che dai serbi che vi abitano e lavorano, gli aiuti umanitari venivano inviati e portati in Kosovo e Metohija anche dai volontari di diverse associazioni umanitarie con membri italiani : “Amici di Dečani”, OdV “Koreni”, “Una voce nel silenzio”, “Love”Onlus, “Un ponte per” , S.O.S. Kosovo e Metohija” e altre.
Queste associazioni mandavano regolarmente e continuano a raccogliere e inviare gli aiuti per le Cucine popolari, come farina e altri alimenti. Inoltre hanno trattato con attenzione e cura particolare i bambini, coinvolgendoli nei vari progetti educativi e ludici, tra i quali spicca il progetto dei Giochi a Hoča che ormai da tanti anni durante i mesi estivi rallegra i bambini attraverso i giochi, lo sport e l’arte circense.
Più di una volta i bambini del Kosovo e Metohija sono stati ospiti in diverse città italiane.
Tuttavia d’importanza maggiore è il progetto dell’assistenza dei bambini malati che in collaborazione con la diocesi di Raška e Prizren offre loro le cure mediche negli ospedali italiani.
Naturalmente, un ruolo importante è quello svolto dai serbi in Italia riuniti intorno all’Unione dei serbi in Italia che con grande altruismo presta l’aiuto sul posto ai connazionali, ai bambini e ai loro genitori.
– In questi mesi abbiamo seguito con attenzione le vicende legate al coronavirus in Italia e abbiamo pregato Dio di fermare questo male terribile e di proteggere i nostri amici dal virus. Abbiamo pregato anche per tutto il popolo sofferente e per le anime di coloro che purtroppo hanno perso la battaglia contro il virus.
Cogliamo l’occasione di trasmettere il nostro sostegno a tutti e di esprimere le le nostre più sincere condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari– ci scrive Olivera Radic di Orahovac. Lei è una professoressa del liceo di Orahovac nonché testimone dei progetti e degli aiuti ( strumenti didattici, giocattoli , dolciumi) che gli italiani e i serbi hanno fornito al suo liceo, ma anche in generale alle altre scuole di Orahovac e di Velika Hoča.
L’idea di Olivera di esprimere in qualche modo la solidarietà con gli amici in Italia, è stata accolta dai genitori e dai bambini di Orahovac e noi qui insieme ai disegni con i messaggi dei bambini, trasmettiamo anche il messaggio di tutti i serbi di Orahovac:
Noi, purtroppo, non riusciamo ad aiutarvi in altro modo se non dicendovi che chi ha vissuto la guerra e le sofferenze come noi, sa cosa significa quando le persone intorno muoiono in continuazione quotidianamente e non si ha la possibilità di aiutarle. Noi non riusciamo a fermare la malattia e la morte, però abbiamo deciso di mandarvi un messaggio di sostegno e di amore. I nostri bimbi hanno realizzato i disegni per i loro coetanei in Italia e hanno scritto dei messaggi per loro. Mandano i saluti a tutte le persone per bene, soprattutto ai medici perché i medici in alcuni ospedali in Italia hanno salvato le vite a diverse decine di bambini del Kosovo e Metohija. Li hanno guariti dalle malattie che in Serbia non è ancora possibile curare. E’ indescrivibile quanto amore desiderano mandarvi i nostri bambini, speriamo che le fotografie saranno in grado di mostrarlo. Speriamo anche che il virus scomparirà e che resteremo amici anche nei tempi futuri. – è il messaggio dei serbi di Orahovac.
Con una fotografia davanti al murales della sala della gioventù di Orahovac, donata dagli artisti italiani un paio di anni fa tramite l’associazione “Una voce nel silenzio”, anche i giovani di Orahovac inviano un messaggio di solidarietà e supporto ai loro coetanei.
– Salutiamo tutti i nostri coetanei in Italia, indipendentemente di che fede e nazione siano, augurando loro la salute, di vivere in pace e di non sperimentare mai la guerra e il martirio che il nostro popolo ha vissuto in Kosovo e Metohija e in tutta la Serbia. La nostra solidarietà è anche un invito all’amicizia e di impegnarci insieme per la pace nel mondo.

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