“Oltrefrontiera” di Giuseppe Colasanto
Il 25 ottobre, presso la libreria Ubik a Trieste, abbiamo presentatio il volume “Oltrefrontiera” di Giuseppe Colasanto (edizione Gaspari).
Grazie a Laura Terdossi della Libreria Ubik per ospitalità e ottima organizzazione.
Il “libro è una rara testimonianza delle realtà di frontiera e dei fenomeni migratori da parte di un funzionario di Polizia”. L’autore, vice questore, ha a lungo camminato sui confini. Poliziotto di frontiera, ha prestato servizio da Lampedusa, a Ventimiglia, a Trieste.
All’incontro in libreria, che rientra nella rassegna “Trieste. Incroci letterari” dedicata all’anima multiculturale della città, Colasanto ha dialogato con Lidija Radovanovic, presidente dell’Unione dei Serbi in Italia.
Il libro ci porta “dal Centro di accoglienza di Lampedusa, a Ventimiglia, alla Bosnia- Erzegovina, Libia, Kosovo, Albania, Leopoli e, infine, Trieste. Un vissuto che parla di persone, storie e geografie, progetti e di saper costruire reti. Dal controllo passaporti sull’Orient Express, al rapimento a Tripoli del primo ministro libico, da un eclatante furto a Sarajevo, a Belgrado con Diego Armando Maradona, un ferragosto nell’enclave serba di Velika Hoča, il palmeto di Ghadames, la città costruita sotto la sabbia del deserto, dove transitano le piste dei trafficanti di esseri umani, le montagne maledette in Albania, infine, tra migrazioni e contrabbandieri, la cosmopolita rotta balcanica. Perché i confini, anche se cerchi di ignorarli, vengono sempre a bussarti alla porta, tra guerre, rotte migratorie, terrorismo e criminalità”.
ha partecipato negli anni a svariate missioni di polizia all’estero, sotto l’egida dell’Unione europea, di post-conflict a supporto di istituzioni e popolazioni locali in zone definite difficili come l’area balcanica, o in operazioni di capacity building di stabilizzazione e ricostruzione ad alto rischio, come in Libia e Medio-Oriente. È così divenuto un “viaggiatore stanziale”, colto da una fascinazione magnetica verso luoghi legati a realtà di confine, tra frontiere che sono l’attuale Babele del mondo.
Colasanto parla inglese, francese e arabo e ora, quale funzionario dell’agenzia UE International Centre for Migration Policy Development, è dislocato presso la sede di Amman, Giordania, quale Border Management Specialist per la Polizia di frontiera e agenzie delle dogane di Giordania e Libano.