Madonna dalle tre mani
L’ Icona Trojeručica (si pronuncia Troyeruchitza), di Nostra Signora con tre mani.
Questa icona è stata dipinta dall’apostolo Luca, che avendo conosciuto di persona la Madre di Dio, la mostra come realmente era.
Questa è la più famosa icona nel Monastero Serbo di Hilandar, sul Monte Athos in Grecia.
La storia dell’icona di Nostra Signora con tre mani, è connessa a S. Giovanni Damasceno (675-750 ca.), padre della chiesa di lingua greca, fu monaco a Gerusalemme e combattè l’iconoclastia e l’Islam. È l’ideatore di una summa filosofico-teologica (La fonte della conoscenza) molto conosciuta agli studiosi.
Si narra che quando in Siria era a servizio nel castello del califfo, fu accusato di essere un nemico dello stato e gli fu tagliata la mano destra; ma Giovanni pregò davanti a questa icona e la mano gli tornò al suo posto.
E’ stato proprio nel 717 Jovan Damaskin (Giovanni di Damasco) – il teologo siriano e poi il monaco del Monte Atos, quando, dopo che gli hanno tagliato la mano, la stessa mano gli è ricresciuta, dato che ha fatto le preghiere davanti a questa icona – a realizzare la mano in argento, nel segno della gratitudine, che ha aggiunto alla icona.
Da quel momento sulla icona si trovano tre mani e viene chiamata la icona delle tre mani.
Giovanni Damasceno divenne monaco presso il monastero di Mar Sabbas, in Palestina, e donò l’icona alla comunità monastica lì presente. Successivamente, l’icona fu donata come regalo a San Sava, il primo arcivescovo serbo, durante una sua visita al monastero, insieme ad un’altra icona della Teotokos nello stile della Vergine allattante, e con il pastorale di Sabbas il Santificato, fondatore del monastero.
Sava portò l’icona al monastero di Hilandar dove visse. Rimase lì fino al 1347 quando, lo zar Dušan di Serbia, durante la sua visita a Hilandar, la portò via con sé in Serbia. Fino alla fine del XIV secolo, l’icona era in possesso del monastero di Studenica. All’inizio del XV secolo, Trojeručica era tornata a Hilandar.